Il Parco Del Sasso Simone e Simoncello

Particolarmente suggestiva è la cima del Sasso Simone dalle pareti a strapiombo e le affascinanti aree calanchive circostanti, sebbene sia da sottolineare come questa area conservi, oltre agli aspetti naturalistici, particolare significato storico e archeologico. Sulle due sommità dei Sassi diversi studi e ricerche hanno infatti rilevato la presenza dell’uomo fin dall’epoca del bronzo, mentre sulla piana del Sasso Simone, poco dopo il Mille, sorse un’abbazia benedettina, l’abbazia di Sant’Angelo, considerata, per quota altimetrica, la più alta d’Europa (1204 m). Successivamente, a metà del XV secolo, per volontà dei Malatesta di Sestino, si costruì un castello fortificato, dotato di porte, torri e mura, per finire con l’ultimo importante progetto dei Medici di Firenze, i quali per volontà di Cosimo Ia metà del XVI secolo fecero costruire un vero e proprio insediamento civile e militare, la cosiddetta “città del sasso”. Di tutto questo oggi rimangono visibili alcuni ruderi, composti da pietre squadrate, tratti di mura, la meglio conservata strada lastricata di accesso e la cisterna interrata per l’approvvigionamento idrico.
È soprattutto dal ciglio del pianoro del Sasso Simoncello che si può osservare la cerreta dei Sassi Simone e Simoncello, piccolo gioiello del Parco che si estende dai piedi dei due Sassi fino al passo della Cantoniera di Carpegna, sviluppandosi dai 950 ai 1150 m di quota. Si tratta di una cerreta mista mesofila costituita da cedui invecchiati.
L’interruzione della ceduazione ha portato allo sviluppo di piante che hanno superato abbondantemente l’età del taglio previsto, per cui si possono apprezzare piante che mediamente hanno superato i 30 anni di età e che constano di matrici e polloni di notevoli dimensioni.

Il giardino botanico
Il giardino botanico di San Silvestro è situato a Ponte Cappuccini, nel Comune di Pietrarubbia, di fronte al Centro Visite ed adiacente al Convento dei Frati Cappuccini. Si tratta di una piccola superficie che, oltre ad un’area di sosta sistemata dall’Ente Parco, ospita già da diversi anni un patrimonio vegetale autoctono composto da piante arboree ed arbustive oltre che da diverse essenze erbacee. L’Ente Parco ha rivalutato questo giardino botanico aggiungendo a quelle già presenti altre specie vegetali tipiche dell’ambiente naturale dell’Area Protetta; inoltre sono stati posizionati una serie di pannelli didattici, in grado di fornire immediatamente alcune notizie sulle principali piante presenti in modo da stimolarne la ricerca all’interno del giardino, ed i cartellini utili al riconoscimento delle varie specie. Nel giardino botanico troviamo piante arbustive come il corniolo, il biancospino, il ginepro comune e quello rosso, la rosa selvatica, il prugnolo, il sambuco, lo scotano e lo spino cervino; tra le specie arboree sono da citare il nocciolo, il cerro, la roverella, l’orniello, il frassino, l’olmo comune, l’acero riccio, l’acero campestre e quello montano, il pero selvatico, il nespolo, il carpino nero, il maggiociondolo, il ciavardello, il sorbo montano e quello degli uccellatori, il tasso e l’agrifoglio oltre a numerose altre specie. All’interno del giardino botanico sono state sistemate anche diverse cassette nido per uccelli; questi trovano qui un ambiente ideale per la nidificazione, ricco di frutti e bacche di cui nutrirsi. L’ingresso al giardino botanico di Pietrarubbia è gratuito.

Il Parco faunistico
Il Parco Faunistico si trova in località Pian dei Prati, al margine orientale della cerreta dei Sassi; lungo la strada che da Carpegna conduce a San Sisto c’è una strada secondaria sulla destra che, percorsa per circa 500 metri, conduce al Parco Faunistico; questo è compreso in un’area di 5,5 ettari e presenta prati, zone con cespugli di biancospino, ginestre e prugnoli, siepi e piccoli boschetti, a lato del torrente Seminico. Oggi sono ospitati: Capre, Pecore, Maiali, Cinghiali, Asini, Starne e fagiani, Cavalli e caprioli oltre al più enigmatico Gufo Reale. All’interno dell’area sono presenti punti sosta e di osservazione della fauna selvatica. Il Parco è aperto tutti i sabati e domeniche da giugno a settembre, tutti i giorni dell’anno su prenotazione.
Per Info:

339-8523356

Particolarmente suggestiva è la cima del Sasso Simone dalle pareti a strapiombo e le affascinanti aree calanchive circostanti, sebbene sia da sottolineare come questa area conservi, oltre agli aspetti naturalistici, particolare significato storico e archeologico. Sulle due sommità dei Sassi diversi studi e ricerche hanno infatti rilevato la presenza dell’uomo fin dall’epoca del bronzo, mentre sulla piana del Sasso Simone, poco dopo il Mille, sorse un’abbazia benedettina, l’abbazia di Sant’Angelo, considerata, per quota altimetrica, la più alta d’Europa (1204 m). Successivamente, a metà del XV secolo, per volontà dei Malatesta di Sestino, si costruì un castello fortificato, dotato di porte, torri e mura, per finire con l’ultimo importante progetto dei Medici di Firenze, i quali per volontà di Cosimo Ia metà del XVI secolo fecero costruire un vero e proprio insediamento civile e militare, la cosiddetta “città del sasso”. Di tutto questo oggi rimangono visibili alcuni ruderi, composti da pietre squadrate, tratti di mura, la meglio conservata strada lastricata di accesso e la cisterna interrata per l’approvvigionamento idrico.

È soprattutto dal ciglio del pianoro del Sasso Simoncello che si può osservare la cerreta dei Sassi Simone e Simoncello, piccolo gioiello del Parco che si estende dai piedi dei due Sassi fino al passo della Cantoniera di Carpegna, sviluppandosi dai 950 ai 1150 m di quota. Si tratta di una cerreta mista mesofila costituita da cedui invecchiati.

L’interruzione della ceduazione ha portato allo sviluppo di piante che hanno superato abbondantemente l’età del taglio previsto, per cui si possono apprezzare piante che mediamente hanno superato i 30 anni di età e che constano di matrici e polloni di notevoli dimensioni.

Il giardino botanico

Il giardino botanico di San Silvestro è situato a Ponte Cappuccini, nel Comune di Pietrarubbia, di fronte al Centro Visite ed adiacente al Convento dei Frati Cappuccini. Si tratta di una piccola superficie che, oltre ad un’area di sosta sistemata dall’Ente Parco, ospita già da diversi anni un patrimonio vegetale autoctono composto da piante arboree ed arbustive oltre che da diverse essenze erbacee. L’Ente Parco ha rivalutato questo giardino botanico aggiungendo a quelle già presenti altre specie vegetali tipiche dell’ambiente naturale dell’Area Protetta; inoltre sono stati posizionati una serie di pannelli didattici, in grado di fornire immediatamente alcune notizie sulle principali piante presenti in modo da stimolarne la ricerca all’interno del giardino, ed i cartellini utili al riconoscimento delle varie specie. Nel giardino botanico troviamo piante arbustive come il corniolo, il biancospino, il ginepro comune e quello rosso, la rosa selvatica, il prugnolo, il sambuco, lo scotano e lo spino cervino; tra le specie arboree sono da citare il nocciolo, il cerro, la roverella, l’orniello, il frassino, l’olmo comune, l’acero riccio, l’acero campestre e quello montano, il pero selvatico, il nespolo, il carpino nero, il maggiociondolo, il ciavardello, il sorbo montano e quello degli uccellatori, il tasso e l’agrifoglio oltre a numerose altre specie. All’interno del giardino botanico sono state sistemate anche diverse cassette nido per uccelli; questi trovano qui un ambiente ideale per la nidificazione, ricco di frutti e bacche di cui nutrirsi. L’ingresso al giardino botanico di Pietrarubbia è gratuito;

Il Parco faunistico

Il Parco Faunistico si trova in località Pian dei Prati, al margine orientale della cerreta dei Sassi; lungo la strada che da Carpegna conduce a San Sisto c’è una strada secondaria sulla destra che, percorsa per circa 500 metri, conduce al Parco Faunistico; questo è compreso in un’area di 5,5 ettari e presenta prati, zone con cespugli di biancospino, ginestre e prugnoli, siepi e piccoli boschetti, a lato del torrente Seminico. Oggi sono ospitati: Capre, Pecore, Maiali, Cinghiali, Asini, Starne e fagiani, Cavalli e caprioli oltre al più enigmatico Gufo Reale. All’interno dell’area sono presenti punti sosta e di osservazione della fauna selvatica. Il Parco è aperto tutti i sabati e domeniche da giugno a settembre, tutti i giorni dell’anno su prenotazione.

Per Info: 339-8523356

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L'Orizzonte
L'Orizzonte Peglio (PU)